Delibera di Giunta n° 140/2010

Oggetto: Richiesta dichiarazione stato di calamità naturale per i danni provocati dagli eccezionali eventi atmosferici dei giorni 3e4 settembre 2010.

PREMESSE

L'ingente pioggia abbattutasi in poche ore sul territorio del Comune di Acate nei giorni del 3 e del 4 settembre 2010, ha provocato allagamenti in diversi cantinati del centro urbano, allagamento di strade urbane ed extraurbane, rottura di alcuni argini del fiume Dirillo, la esondazione di diversi canali di raccolta acqua che confluiscono nel fiume Dirillo con conseguente allagamento dei terreni circostanti con conseguente perdita della produzione ed ingenti danni alle colture, alle infrastrutture e la quasi totale distruzione del lungomare di Marina di Acate, stante che si è dovuto emanare un'apposita ordinanza sindacale alla impraticabilità dello stesso.
che la gravità dei danni, ancora da quantificare, richiede l'adozione di provvedimenti straordinari al fine di fronteggiare le emergenze createsi;
Considerato che i darmi provocati dal maltempo ammontano ad oltre 2 mil. Di euro per le sole opere pubbliche ( lungomare, strade urbane ed extraurbane ridotte in condizioni impraticabili) ed edifìci pubblici (ex convento cappuccini, sede del palazzo municipale,ex sede ufficio di collocamento e scuole pubbliche);
Ritenuto di dover provvedere in merito
Visto l'ordinamento Amministrativo Regionale;
con voti unanimi;

PROPONE

1) di richiedere agli organi Regionali e Nazionali competenti lo stato di calamità naturale,e,nello stesso tempo,Fimpegno ad assumere immediati provvedimenti per affrontare le emergenze che si sono venute a creare;
2) Di dichiarare all'unanimità, con separata votazione, la presente delibera immeditamente esecutiva ai sensi della L.R. n. 44/91 art. 12 e successive modifiche ed integrazioni.
3) Di inviare copia del presente provvedimento: -Al Presidente della Giunta Regionale;
-Al Dipartimento Provinciale di protezione Civile;
-Al Dipartimento Regionale di Protezione Civile;
-Alla Provincia Regionale di Ragusa ufficio di protezione civile;
-Al Signor Prefetto della Provincia di Ragusa.

Torna su